La risposta del Ministero sulle agevolazioni cumulabili con credito d’imposta per investimenti R&S.
Le agevolazioni previste dal bando per “Accordi di innovazione sui temi Fabbrica intelligente, Agrifood, Scienze della vita e Calcolo ad alte prestazioni” e dal bando sui “grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori Agenda digitale e Industria sostenibile” sono cumulabili con il credito di imposta per gli investimenti in R&S.
Lo conferma il ministero dello Sviluppo economico nelle FAQ pubblicate sul sito. Le agevolazioni in esame sono infatti considerate una misura di carattere generale e quindi non rilevano ai fini del calcolo degli aiuti cosiddetti “de minimis”.
I dettagli della Risposta del Ministero
Quanto ai grandi progetti R&S, per data di avvio si intende quella del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima. La data di avvio deve essere trasmessa dal beneficiario a Invitalia entro 30 giorni con una specifica dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Per quanto riguarda in particolare gli Accordi di innovazione, viene poi precisato che una stessa impresa può presentare più di una proposta progettuale a valere sui diversi settori Agrifood, Fabbrica intelligente, Scienze della vita e Calcolo ad alte prestazioni. Le proposte progettuali devono però riguardare argomenti ben distinti tra loro e possono prevedere la realizzazione di uno o più progetti con costi previsti non inferiori a 5 milioni e non superiori a 40 milioni.
Ulteriori chiarimenti riguardano la fattispecie dei gruppi societari. Per quanto riguarda gli Accordi di innovazione, le singole imprese appartenenti a un gruppo possono presentare autonomamente una proposta progettuale, fermi restando i requisiti generali sui soggetti beneficiari previsti dal decreto direttoriale Mise del 27/09/2018.
Allo stesso tempo, imprese tra loro associate o collegate possono presentare un progetto congiunto di ricerca e sviluppo. Progetti presentati congiuntamente da più soggetti possono essere realizzati anche attraverso forme contrattuali di collaborazione quali l’associazione temporanea di scopo (ATS) o il raggruppamento temporaneo di imprese (RTI).
Discorso un po’ diverso per il bando su grandi progetti R&S. Le ATS, le RTI o le altre forme di collaborazione sono ammissibili unicamente quali forme contrattuali di collaborazione per la presentazione di un progetto congiunto tra più imprese o organismi di ricerca e non possono essere diretti beneficiari delle agevolazioni.
Occorre ricordare, infine, che per il bando relativo agli Accordi di innovazione (190 milioni disponibili) l’apertura dell’intervento agevolativo scatta il 12/11/2019, mentre è aperta dall’8 ottobre la procedura di compilazione guidata della domanda. Il bando sui grandi progetti R&S ha, invece, una dote totale di 329 milioni: l’apertura dell’intervento è fissata per il 26/11/2019 (il precaricamento della documentazione si è aperto il 10 ottobre).